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KAKI, IL COLORE DELLE UNIFORMI. COMBATTERE IN SCHIERAMENTO IN UN ESERCITO REGOLARE
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Il colore Kaki rappresenta la tua capacità, quando ciò occorre, di indossare un’uniforme, di spogliarti della tua individualità e di combattere all’interno di un esercito. È una valenza totalmente simbolica! Non stiamo naturalmente qui esprimendo l’elogio delle guerre moderne che hanno portato dolore e morte nel ‘900 su larga scala.
In certi momenti della tua vita è necessario spogliarti della tua individualità, dei tuoi abiti unici e colorati per indossare la divisa dell’esercito in cui “dovrai arruolarti”. Ciò ti occorre perché a volte è importante invertire la rotta e spiazzare il nemico grazie alla forza impersonale della massa. È questa, come dicono gli alchimisti, una “Inversione dei Lumi”: un cambiamento di polarità dove le doti di un polo vengono assimilate dall’altro, e viceversa. In questo momento di fusione con l’Oceano, tu sperimenterai la forza di tutte le gocce d’acqua legate insieme nella potenza del mare, mentre l’Oceano assaggerà la fragranza della tua unicità compensandola nel suo grembo. Ciò non è facilmente spiegabile a parole per la mente di superficie, ma è intuibile dalla nostra mente di profondità.
La parola uniforme indica proprio quest’azione di uniformarsi, di non presentare variazioni, di stare all’interno di un flusso costante. Le uniformi moderne, di colore Kaki, furono introdotte per la prima volta nell’esercito inglese nel 1848; questo per diverse ragioni, tra cui quella di dover essere meno visibili dinanzi al fuoco e all’impatto di armi sempre più potenti.
Poi c’è da ricordare, in fisica, il moto uniforme, quello di un punto che si muove con velocità costante su una traiettoria. In questa dimensione di tua immersione nel mare, dunque, sei una parte del tutto, ed il tuo movimento dev’essere in armonia con il tutto. Non puoi, in tale frangente, deviare dalla meta prefissata, e con la forza dell’intero esercito in cui combatti, arriverai a sfondare le linee nemiche ed a vincere, sentendo dentro di te amplificarsi e trasformarsi la potenza delle tue braccia in migliaia di braccia uguali alle tue. Ma non temere, quando sarà necessario riprendere i tuoi abiti civili, potrai farlo per ridare colore ed unicità alla tua esistenza; ma adesso resta nei ranghi e servi il tuo esercito: in questo momento sei come una cellula in un organo del corpo umano, è importante che servi al meglio l’armata in cui “stai combattendo”, ciò per la salute dell’intero organismo.
Il colore, kaki, o cachi, o haki, o khaki in inglese, deriva il suo nome dal persiano khak che significa polvere, da cui deriva khaki che significa polveroso, impolverato o color terra. È un colore utilizzato in molte forze armate nel mondo per le uniformi o le tenute mimetiche. È anche il colore denominato khaki per lo standard HTML/CSS. Questo è il colore cachi nell’accezione comune. È definito cachi anche nel libro A Dictionary of Color 1930, che costituiva il riferimento normativo per i colori prima dell’avvento dei computer. Il primo utilizzo ufficiale del nome khaki come attributo di colore in inglese si è avuto nel 1848. (fonte Wikipedia)
Nel tuo colore Kaki interiore, impara a metterti al servizio di una grande causa, ed a rinunciare – temporaneamente – alla tua individualità. Impara a coordinarti con gli altri e ad agire in armonia ed in sinergia con essi. All’interno di questa grande forza, che come un’onda di maremoto impatta sulla riva e sulla costa, vedrai amplificare le tue capacità, e gli obbiettivi saranno più facili e vicini da raggiungere. Sii fiero dell’esercito in cui militi… ma quando è l’ora di rompere le righe ed uscire dai ranghi, non esitare: ringrazia quell’esperienza aggregativa ma impersonale, e torna alla tua meravigliosa individualità.
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