CAMOSCIO, IL COLORE DEI SALTI QUANTICI

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CAMOSCIO, IL COLORE DEI SALTI QUANTICI

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Il colore Camoscio simboleggia la capacità di compiere i salti quantici, ovvero di modificare lo Spin (la rotazione, in inglese “giro vorticoso”) della propria realtà bypassando, a volte, la densità della materia. Detto così può risultare poco comprensibile, ma parliamo di qualcosa che la scienza ha studiato e confermato da tempo, ovvero quella peculiarità della materia (a livello subatomico) di diventare onda o particella a seconda della circostanza e dell’osservatore.

Non vogliamo qui addentrarci nel mondo della Fisica quantistica e delle alte energie, ma vogliamo semplicemente far riflettere sulle infinite possibilità che quest’Universo ci offre, e sulla difficoltà di coglierle se utilizziamo soltanto la mente razionale e la “vista dei nostri occhi esteriori” che spesso cedono all’illusione. Infatti noi, tra le infinite possibilità che abbiamo, possiamo sicuramente osservare il mondo con occhi diversi. È, questa, la visione del Magus, dell’Uomo risvegliato, del Creatore consapevole. La staticità, la fissità e la compattezza del mondo materiale sono solo un’illusione. Tutta la materia che osserviamo, in verità, non esiste così come ci appare: essa è energia condensata, è il cosiddetto “collasso della funzione d’onda” che ci mostra una possibile realtà solo se l’osservatore interagisce con l’osservato. Insomma è come dire che esistono infinite possibilità finche tu non interagisci con la realtà creando un dato evento misurabile, che altro non è che un collasso dell’onda che diviene particella. Allora possiamo comprendere come tutto sia interconnesso, e come tu possa cambiare la tua (e non solo tua) realtà con la “corretta” osservazione sia interiore che esteriore. A questo concetto è legato l’argomento di cui stiamo trattando, ovvero la possibilità di cambiare la tua realtà e di sperimentare la meraviglia di poter compiere dei veri e propri “salti quantici” che ci conducono da A a C senza necessariamente dover passare per B. Dove B è un luogo, nel nostro caso, di sofferenza e di caduta. Dunque, a volte, è possibile compiere tale “miracolo”.

Un’altra peculiarità della realtà, della materia, è il vuoto. Un atomo, che è l’elemento costitutivo di ogni cosa, è composto da 99,9 parti di vuoto (energia) e 0,01 parti di pieno (materia). Dunque, se portate questo concetto scientifico ad un livello macroscopico potete capire che ciò che noi vediamo è solo energia condensata in materia. Questo ci fa comprendere come agendo sull’energia, in tanti e vari modi, possiamo cambiare totalmente la realtà. Per agire sulla sfera energetica è necessario liberarsi dall’illusione, dal condizionamento e dalle credenze, per poi accedere al vero “quadro di comando” del mondo. È fondamentale saper osservare nella corretta maniera, con il corretto approccio mentale e con il necessario distacco dall’azione che stiamo compiendo (creazione dell’Osservatore o del Testimone come dicono i Buddhisti). Solo così possiamo diventare i creatori della nostra vita e compiere dei veri e propri salti quantici.

Camoscio è una gradazione molto chiara di giallo-marrone che prende il colore dalla pelle conciata del camoscio. (fonte Wikipedia)

Nel tuo colore Camoscio interiore impara ad osservare la realtà per ciò che essa veramente è, e non per ciò che appare: ovvero un flusso incessante d’energia e di onde (pacchetti d’onda) che possono condensarsi in particelle o in materia dinanzi ai tuoi occhi, e grazie al potere della tua osservazione che è in grado di farle “collassare”.

Vogliamo chiudere la trattazione di questo colore riportando le meravigliose parole che lo scienziato Fritjof Capra scrisse nella prefazione del suo bellissimo libro intitolato “Il Tao della Fisica”:

“Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza che mi avviò sulla strada che doveva condurmi a scrivere questo libro. In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all’oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca danza cosmica. Essendo un fisico,sapevo che la sabbia, le rocce, l’acqua e l’aria che mi circondavano erano composte da molecole e da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle. Sapevo anche che l’atmosfera della Terra era continuamente bombardata da una pioggia di “raggi cosmici”, particelle di alta energia sottoposte a urti molteplici quando penetrano nell’atmosfera. Tutto questo mi era noto dalle mie ricerche nella fisica delle alte energie, ma fino a quel momento ne avevo avuto esperienza solo attraverso grafici, diagrammi e teorie matematiche. Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita; “vidi” scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; “vidi” gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne “sentii” la musica; e in quel momento seppi che questa era la danza di Siva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù”.

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