IL COLORE MARRONE DI MADRE TERRA

IL COLORE MARRONE DI MADRE TERRA –
L’ARCHETIPO DELL’ORFANO

 

Il colore Marrone della terra, del terreno fertile in cui seminare l’unicità della nostra vita. Il Marrone della nostra capacità di prenderci cura di noi stessi, attingendo alla forza del Ki, o Chi, o Prana, o Energia Vitale che alberga in noi.

Il Marrone dell’Archetipo dell’Orfano che si sente tradito dalle figure cui fa riferimento: la madre e il padre in primis, ma poi dagli insegnanti, dai compagni di scuola e persino dal divino. Allora sono due le strade che si aprono dinanzi a lui: quella della rinuncia e della privazione che lo conduce ad essere cinico, diffidente, freddo e arido; e quella che invece lo conduce a sviluppare autostima, senso pratico e capacità di cooperare con i suoi simili.

Quando l’Orfano si rende conto che non può rivolgere le sue preghiere più a nessun dio, a nessun padre ed a nessuna madre, arriva finalmente a gettare la sua maschera di delusione, di autocommiserazione e di cinismo, per trasformarsi in un individuo “vero” che non teme di essere ciò che è. E non teme di mostrare le sue fragilità. Sì perché ogni fragilità, se osservata, accettata e amata, può divenire un nostro punto di forza. Dal lamento all’autostima e alla capacità di “reagire”, dall’estrema e dolorosa sensibilità all’empatia, dalla chiusura all’altro alla cooperazione col prossimo…

Ed allora l’Orfano si riprende simbolicamente ciò che ha perduto, divenendo un amico fidato e sincero, un compagno-compagna affidabile ma libero/a, un padre o una madre presente ma discreto/a, una persona che vive nell’abbondanza economica in quanto ha saputo trasformare la carenza in ricchezza. Insomma una persona ormai responsabile che ha compensato in sé ogni dolore passato ed ogni necessità non accolta precedentemente. Ma per raggiungere tali risultati è necessario saper lasciare andare tutte le delusioni, non cercare più di dare le colpe della propria esistenza e dei propri “fallimenti” agli altri (Dio, il padre, la madre, i maestri, gli adulti), e cominciare a fidarsi di se stessi. Poi, di conseguenza, giungerà tutto il resto, tutti gli “aiuti” che ci faranno gioire l’anima.

Torniamo al colore Marrone della terra. Il più denso dei 4 elementi ed anche il più – apparentemente – inerte. Bisogna scavare nella terra per poter mettere il seme a dimora. Non è sufficiente soltanto osservare ed attendere, queste sono doti che vengono in secondo momento, ma è indispensabile un atto iniziale di volontà e di penetrazione. Nella terra c’è il nutrimento necessario alla tua prima fase evolutiva, quella di accrescimento iniziale e di morte-rinascita alchemica. Ma impara a dosare bene la pala e la forza con cui scavare. Sii sufficientemente incisivo/a ma non distruttivo/a. È l’equilibrio che ti rende uomo o donna consapevole, coerente, armonioso/a.

Poi, ancora, il colore Marrone della corteccia degli alberi. Un rivestimento duro e protettivo che protegge la tua forza interiore, la tua linfa vitale, dagli “attacchi” del mondo. È troppo prezioso ciò che hai dentro per non proteggerlo… Sotto quella scorza dura c’è la tua anima pulsante. In ogni momento puoi proteggerti ma anche aprirti al mondo grazie a mille passaggi, fori, aperture, screpolature. Chi ti ama sa da dove passare per entrare nel tuo cuore, gli mostrerai tu la via. Chi vuole ferirti, invece, non ha alcuna via d’accesso.

Nel tuo colore Marrone interiore impara a scavare in profondità dentro te stesso/a, dentro le tue paure. Perché è nelle profondità del tuo Essere che si cela il tesoro della tua forza e della tua capacità di rinascere. Ma sii sempre amorevole sia con te stesso/a che con gli altri. Non dare i tuoi carichi a nessuno e non portare carichi non tuoi sulle spalle… ma cerca la cooperazione con il prossimo.

 

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