COLOR ZAFFERANO, IL COLORE DELL’OTTIMISMO

OTTIMISMO E ZAFFERANO

Il Colore Zafferano simboleggia la tua capacità di saper vedere il lato positivo delle cose, di ogni cosa. È quella “vocazione interiore” che si acquisisce quando impari a trasformare la tua esistenza dal di dentro, e non dal di fuori.

Cosa vuol dire trasformarsi dal di dentro? È tutto qui il gioco dell’esistenza!

Non esiste, se vai a vedere, un essere umano senza problemi e senza avvenimenti che possano destabilizzarlo o provocargli dolore. È il tuo atteggiamento interiore che fa la differenza.

Due persone, dinanzi allo stesso problema, possono avere esperienze e comportamenti assai differenti. Se tu prepari un terreno interiore fertile e molto rigoglioso, ogni seme potrà trovare “sepoltura, morte e rinascita”.

Stiamo parlando di alchimia: ovvero di quella capacità di prendere in sé il problema (l’accadimento, l’incidente, l’accidente, l’imprevisto, il trauma) e di fargli compiere tutto il percorso alchemico, dalla morte alla rinascita. In quanto sta nella trasformazione il segreto della costruzione della nostra gioia e dunque del nostro vero Ottimismo. Perché tu sai che, qualunque cosa ti accada, possiedi gli strumenti per “trasformarla e redimerla”.

 

L’OTTIMISTA

 

L’ottimista affronta il mondo con tale consapevolezza interiore.

Certo c’è anche chi possiede di natura quest’attitudine, ma è sempre frutto di un suo lavoro nelle precedenti vite (per chi crede nella reincarnazione). Però sarebbe bene che tu consapevolizzassi tale capacità, che imparassi a vedere l’importanza della tua visione interiore dinanzi al mondo.
È un “circolo virtuoso” in cui più positivizzi te stesso, più il mondo esterno ti risponderà in maniera positiva.

Ma questo lavoro lo devi saper fare: non è consentito “barare”, ossia non puoi mentire con te stesso e cercare di essere ottimista a parole ed a tutti i costi; perché così facendo stai costruendo il tuo dolore futuro.

Il vero ottimismo è, come abbiamo visto, la capacità di trasformare gli eventi, non di fingere di accettarli o, ancor peggio, di dipingerli d’una luce che non hanno. Nel tuo rigoglioso giardino interiore pianta i semi, osserva, attendi con fiducia e infine goditi il frutto.

Essere ottimisti, infatti, vuol dire non porsi mille domande, non temere ogni cosa, non paventare sciagure future. Essere ottimisti è affidarsi alla forza del divino, al flusso della vita dicendo: ecco, io ho in me la forza per superare questo evento e per trarre da esso, alla lunga, un insegnamento e un beneficio.

Dunque l’ottimismo non è stupidità o accettazione passiva, bensì discernimento interiore e capacità di plasmare la realtà e di trasformarla.

Il vero ottimista non è un facilone, un credulone, un uomo/donna disancorato dalla realtà: questa è un’immagine propria della pubblicità, un’immagine che fa comodo alle multinazionali che vogliono venderti i loro prodotti. L’ottimismo è ben altro… è tutto ciò che abbiamo detto fin qui…

 

LO ZAFFERANO

 

Lo Zafferano è una spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. La pianta di zafferano vero cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro fiori, ognuno con tre stigmi color cremisi intenso.

Gli steli e gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante. Lo zafferano, annoverato tra le spezie più costose del mondo, è originario della Grecia o dell’Asia Minore, e fu coltivato per la prima volta in Grecia. Come clone geneticamente monomorfo, si è diffuso lentamente per la maggior parte dell’Eurasia e più tardi è stato portato in aree del Nord Africa, dell’America del Nord e dell’Oceania.

(fonte Wikipedia)

 

Nel tuo Colore Zafferano interiore impara a preparare il tuo campo per coltivare “la spezia più preziosa che esista”, ovvero l’Ottimismo.

Il senso della tua vita potrà davvero essere rivoluzionato se fai crescere per bene questa pianta. Non disdegnare nulla di ciò che ti accade, perché ogni cosa potrà esserle di nutrimento.

L’importante è che impari a fare “il contadino dell’anima” e a rispettare i cicli e le fasi di morte e di rinascita interiore.

Nulla di più, nulla di meno!

Samya Ilaria Di Donato
– la scrittrice dei colori –


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