LA DONNA CHE HA DIPINTO PER IL FUTURO

Quadri astratti di Hilma af Klint - scoperta del 1986

Hilma af Klint: la scoperta dei dipinti astratti e la storia nascosta

Nell’estate del 1986 un contadino svedese trovò nella cantina di una casa di campagna oltre mille dipinti sigillati in casse di legno: 1200 opere firmate Hilma af Klint, con figure geometriche e colori puri. La scoperta stupì il mondo dell’arte perché molte di queste opere erano datate a fine Ottocento e inizio Novecento, antecedenti ai lavori astratti comunemente attribuiti a Kandinsky, Malevich o Mondrian.

Chi era Hilma af Klint

Hilma af Klint (Stoccolma, 1862) studiò all’Accademia svedese delle Arti e lavorò come ritrattista e paesaggista. Figlia di un matematico, era affascinata dalla geometria e dalle strutture formali. Pur conducendo una carriera accademica di successo, condusse anche una seconda vita artistica sperimentale e profondamente spirituale.

Il contesto spirituale e le sessioni spiritiche

All’inizio del XX secolo Hilma si avvicinò allo spiritismo e a pratiche medianiche, partecipando a sessioni con un gruppo di donne. Da queste esperienze nacquero pitture “automatiche” in cui lei lasciava emergere forme e macchie per poi ordinarle secondo schemi geometrici naturali. Questo metodo anticipò alcune tecniche usate dai surrealisti e portò Hilma verso un’astrazione unica e concettuale.

Il segreto e il testamento

Preoccupata per la sua reputazione e per la possibilità che il suo lavoro sperimentale potesse compromettere la carriera, Hilma decise di conservare le opere in scatole di legno e, nel testamento, stabilì che potessero essere aperte solo vent’anni dopo la sua morte. Per diversi decenni le opere rimasero nascoste — in parte per la volontà dell’artista e in parte a causa di eventi familiari — fino alla scoperta accidentale nel 1986.

Perché la scoperta è importante

Le tele di Hilma af Klint dimostrano che l’astrazione non fu un’invenzione esclusiva dei nomi maschili più noti del primo Novecento: la sua opera offre una narrazione alternativa sulle origini dell’arte astratta e solleva domande su come la storia dell’arte abbia escluso certe voci. La ricezione tardiva delle sue opere ha permesso oggi di riconsiderare ruoli e priorità del canone artistico.

Un’eredità ritrovata

Dopo la scoperta, molti musei e studiosi hanno riconosciuto l’importanza delle opere. Oggi Hilma af Klint è considerata una precorritrice dell’astrazione e il suo lavoro è esposto e studiato in contesti internazionali.

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