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IL COLORE TERRA BRUCIATA, O TERRA D’OMBRA, O TERRA BRUCIATA D’UMBRIA – IL SABOTATORE INTERIORE
Il colore Terra Bruciata simboleggia quel “demone” interiore che ti scombussola le carte sul tavolo della vita, che ti trascina dove non vuoi andare, che erode in continuazione le fondamenta della tua esistenza e del tuo progetto di vita.
Tale forza dissonante e dolorosa te la porti dentro, ce l’abbiamo tutti dentro di noi. È un demone – o più di uno – cresciuto grazie all’abbondante nutrimento dei tuoi mille condizionamenti, della tua educazione (o come dice Salvatore Brizzi della edu-castrazione) e di tutte le coercizioni che la tua anima ha dovuto subire. In questo marasma hai ritenuto, o sarebbe meglio dire che una parte di te ha creduto, di non essere all’altezza della vita, di non meritare tutti i doni che giungevano e giungono a te in maniera gratuita, e soprattutto di essere un misero numero insignificante in mezzo ad una moltitudine di persone. Può sembrare una descrizione un tantino drastica, ma risponde in larga parte al vero. Il tuo potere personale, ovvero la reale connessione con il tuo divino interiore, si è nel tempo notevolmente attenuato fin quasi a scomparire. Hai creduto, e ti hanno indotto a credere, che tu non sei all’altezza e che tu vali davvero assai poco. Ed ecco che, quando una parte di te adesso cerca di riconnettersi alla Luce del divino, alla Scintilla della tua anima, quell’altra parte di te si oppone strenuamente sabotandone l’ascesa con ogni mezzo.
A questo punto è necessario sapersi fermare un attimo ed osservare con attenzione e con distacco cosa accade dentro di te in quei momenti. È importante guardarsi dentro senza giudicarsi e lasciare fluire in noi il fiume in piena dell’Esistenza. La tua anima sa nuotare perfettamente in quell’acqua tumultuosa, mentre il tuo sabotatore interiore ha bisogno di costruirsi imbarcazioni e di erigere dighe: le imbarcazioni sono le tue paure ed il tuo senso di inadeguatezza, le dighe sono invece le tue molteplici identificazioni con i tuoi demoni ed il tuo immobilismo dinanzi al perdurare di certe situazioni di stallo. Dunque fermati ed osservati; lasciati invadere ed attraversare dal flusso della Vita; ma soprattutto perdona te stesso/a per ciò che ti sta assillando. Si hai compreso bene: devi perdonarti perché sia chiaro al tuo cuore che vuoi nutrire rabbia, risentimento, pensieri di fallimento verso te stesso/a. Hai permesso fino ad oggi di essere frenato/a da queste forze disarmoniche… va bene! Però adesso è giunto il momento di lasciarle andare nell’acqua impetuosa della tua Vita, senza offrire loro più appigli, approdi, salvagenti o dighe interiori. Osserva i tuoi demoni fluire via ed uscire dal tuo campo visivio; accompagna i tuoi “Voladores” oltre la coltre della notte, fino al mare dell’Essere in cui si dissolveranno. Vedrai che è una sensazione bellissima.
Terra bruciata ci ricorda anche la tecnica adottata da molti eserciti (o popolazioni) assediati che distruggono tutto prima di lasciare il campo libero al nemico. Fu fatto – ad esempio – dai russi nel 1812 durante l’assedio di Mosca da parte della Grande Armée di Napoleone, quando essi concorsero in parte ad incendiare la loro città per far trovare terra bruciata ai francesi; fu fatto anche dai nazisti in Italia nel 1943-1944 lungo la linea Gustav in Abruzzo, quando essi distrussero decine di paesini con la dinamite per non far trovare più nulla agli Alleati che avanzavano da Sud. Nel primo caso fu un atto di coraggio anche se dettato dalla disperazione, mentre nel secondo caso fu un atto di estrema crudeltà dettato da un senso fatalista e nichilista dell’esistenza. Fare terra bruciata, insomma, significa boicottare, distruggere e sabotare se stessi, le proprie posizioni, i propri trionfi, le proprie conquiste, le proprie case e le proprie città. Ma tutto ciò, se visto nella corretta maniera, ha anche una valenza positiva come abbiamo potuto in parte constatare. È un modo per venire in contatto con il proprio lato più autocritico, più duro, più esasperato ed esasperante; è una maniera per guardare in faccia l’Avversario, o lo Sfidante come lo definisce Giulio Achilli. Perché dalle sferzate dello “sfidante” possiamo davvero vedere in volto e da vicino i nostri limiti, i nostri demoni interiori. Ed è soltanto dopo quel contatto che sarà possibile comprendere dove c’è da “lavorare” e dove c’è da “trasformare”. Il vero alchimista sa bene che dal Piombo si ottiene l’Oro dopo aver attivato in se stesso il “potere della Pietra Filosofale”, ovvero il potere di autosservazione prima, e di trasformazione nel cuore dopo.
Terra Bruciata, o terra d’ombra o terra d’Umbria è un colore ed un pigmento inorganico. Appartenente alla categoria dei bruni, come l’asfalto, la terra di Siena, il bruno Van Dyck (solfato ferroso calcinato), il bruno di Marte. Si divide in terra d’ombra naturale e terra d’ombra bruciata. […] La terra d’ombra bruciata ottenuta dalla calcinazione della terra d’ombra naturale è un colore solido, che vira a un rossiccio brunito, e tende ad alterare, appunto, la vibrazione cromatica di base del colore che viene ad essa mescolato. Usata anch’essa per creare ombre apporta toni bruno rossicci al colore a cui si amalgama. Usate pure non si alterano a differenza della terra di Siena naturale o bruciata che si modificano se mescolate con il rosso e il verde cinabro o con i blu di Prussia, così come avviene con l’altro bruno, la terra di Cassel. In cosmetologia nelle tinture dei capelli, vengono utilizzate alcune tinture più vivide del marrone rossiccio (a volte chiamate terra di Siena chiare). (fonte Wikipedia)
Nel tuo colore Terra Bruciata interiore cerca di riconoscere quando ad agire dentro di te è il tuo demone (l’Avversario, lo Sfidante) e comprendi, quindi, che questa parte di te sta lavorando contro di te, ma anche a tuo favore. Ti sta agevolando perché è anche grazie ad essa se riesci a scoprire quali sono i tuoi lati ombra da illuminare e le tue ferite da risanare. Così, anziché imprecare contro il fato o contro il mondo o contro te stesso/a, metti quel demone “a tuo servizio”, fallo lavorare per te.
“Se stai meditando e il diavolo appare, fai meditare anche il diavolo”. (Alejandro Jodorowsky)
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