I colori nella storia

I COLORI NELLA STORIA

 

Il primissimo uso del colore risale a circa 70.000 anni fa, l’uomo di Neanderthal lo usava per accompagnare i defunti, li cospargeva di polvere ricavata dalla macinazione dell’ocra rossa, il colore del sangue.

Circa 50.000 anni fa invece l’homo sapiens iniziò ad usare il colore per fini artistici, l’arte parietale o arte rupestre veniva raffigurata usando nero, ocra rossa, gialla e bianco. Molte teorie sono d’accordo sul fatto che l’uomo ha iniziato ad usare il colore in riferimento ai processi vitali, latte, escrementi, sanguinamento e ai fenomeni naturali come la luce e il buio, ecco perché i colori primevi per eccellenza sono il bianco (luce, latte), il nero (buio, escrementi) ed il rosso (sangue), sono quelli che ci stimolano più in profondità.

L’esigenza di rendere stabile il colore nel tempo ha spinto l’uomo a cercare ingredienti che mescolati al pigmento creassero un amalgama in grado di rimanere fissato nella superficie da decorare o nei tessuti da tingere.

Ecco che arriva la scoperta della caseina come legante, del succo di limone, resina, albume d’uovo, cera d’api.

Il passaggio dalla tintura del proprio corpo o delle pitturi rupestri alla tintura del tessuto ha segnato una fase fondamentale nella storia del colore, da quel momento infatti inizia l’estrazione del pigmento dai vegetali, i primi risultati di questa ricerca hanno visto la nascita del giallo, del rosso e del blu dai fiori e dalle piante. L’evoluzione del colore ha poi visto estrazioni dal mondo animale (cocciniglia, molluschi) e minerale (lapislazzuli), arrivando così ai meravigliosi tessuti e ai dipinti del Medioevo e del Rinascimento.

In questo periodo è nato il colore ad olio, dapprima su tavola poi su tela. I pittori hanno sperimentato la mescola dei pigmenti con l’olio anziché con caseina, albume o gomme naturali ( da cui le tempere) per ottenere così la possibilità di poter lavorare sul ‘colore bagnato’ e giocare con i dettagli e con le sfumature, in quanto il colore steso asciugava molto più lentamente.

L’ingresso nell’era moderna per il colore è segnato dalla data 1856, quando il chimico inglese Perkins scopre il primo colore sintetico e nel giro di 50 anni si riesce ad ottenere tutta la gamma dei colori sintetici, si avvia ufficialmente l’industria del colore derivato dalle lavorazioni della petrolchimica.

 

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