I colori di San Valentino
Viaggio tra simbolismo ed esoterismo.
Dal rosso della passione al bianco dell’amore sacro.❤️🤍
Diamo una risposta a queste tre domande. L’origine di questa festa è da ricercare nell’antica Roma, quando era usanza – intorno alla metà di febbraio – celebrare i Lupercalia, festività legate al ciclo di morte e rinascita della natura, nonché alla sovversione delle regole. La finalità era quella di permettere al mondo di purificarsi e di rinascere.
Questi riti, col passare del tempo, furono sostituiti dai papi cristiani; in particolare ci risulta che papa Gelasio I abbia istituito una festività dedicata all’amore, finalizzata alla riproduzione. Questa festa fu associata alla protezione del santo Valentino. Questi era un vescovo e martire cristiano, nato nell’attuale Terni in una famiglia patrizia nel 176.
San Valentino fu invitato dall’imperatore Claudio II ad abiurare la propria fede, ma lui non lo fece, anzi tentò di convertire l’imperatore al cristianesimo. Il santo fu perseguitato ancora e sotto l’imperatore Aureliano (succeduto a Claudio II) fu catturato e portato fuori città per essere flagellato. Alla fine fu decapitato proprio il 14 febbraio del 273, all’età di 97 anni, per ordine di Aureliano.
Secondo alcune fonti Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra una donna cristiana e un legionario romano, che invece era pagano. La cerimonia avvenne in fretta perché i due sposi erano malati e infatti morirono insieme proprio mentre Valentino li benediceva.
Abbiamo dunque visto l’origine della festa e il suo significato, ossia quello di celebrare l’amore degli innamorati, disposti a fare qualsiasi cosa pur di rimanere legati insieme per sempre. Cerchiamo adesso di capire quali sono i colori che caratterizzano questa festa.
Ebbene i colori di riferimento sono due: il rosso, simbolo dell’amore e della passione, e il bianco, simbolo dell’amore sacro. Il rosso è infatti la tonalità dei sensi e della passione, dell’amore romantico e al contempo ardente. La passione e il rosso ci riportano non solo alla festa di San Valentino ma anche all’eros dei film a luci rosse, nonché al colore della rivoluzione e del pericolo. Il rosso è dunque un colore che decisamente non ci lascia indifferenti, anzi viene percepito facilmente da tutti; è un colore che balza agli occhi e non passa mai inosservato.
Questo colore ci invita dunque a chiederci cosa sia la passione, e quando ci sentiamo coinvolti emotivamente come dobbiamo reagire? Alcuni hanno paura di seguire il proprio istinto, le proprie passioni; ma questa paura è ingiustificata. Mai avere paura della passione, dell’amore ossia dell’eros.
Quella dell’eros è una forza molto potente, che gli antichi greci consideravano nata all’inizio del cosmo. Una forza primordiale senza la quale non ci sarebbe la vita nell’universo, quindi non può essere una forza “cattiva”. Purtroppo le varie religioni mondiali hanno tenuto delle “campagne” contro l’eros e la forza delle passioni, facendo credere alle persone che se avessero seguito le proprie passioni sarebbero andate all’inferno.
Questi sono solo sistemi di credenze che servono per frenare le persone e limitarle delle loro libertà di espressione. Il rosso dunque è il colore che ci stimola a seguire l’impulso dell’eros, della nostra passione che non dev’essere necessariamente frenata, perché se arrestiamo la forza dell’eros un giorno o l’altro ce ne pentiremo.
L’altro colore di riferimento è il bianco, che è il colore di ciò che è sacro. Questo perché furono i greci per primi a considerare il bianco come colore sacro, che rappresentava la luce e il latte delle madri. Successivamente i cristiani hanno associato al bianco i valori della purezza, dell’umiltà e in genere di ogni virtù. Fondamentalmente l’associazione più diffusa è bianco-purezza.
Non a caso, la sposa, durante la celebrazione del matrimonio, veste di bianco per indicare la propria purezza. In relazione a San Valentino si celebra la purezza dell’amore degli innamorati, disposti a fare qualsiasi cosa per restare insieme, per invecchiare insieme, per procreare e formare una famiglia.
Se gli innamorati sono virtuosi, la famiglia che andranno a formare avrà le basi di ogni virtù, quindi sarà una famiglia nobile dal punto di vista spirituale. Nel mondo cristiano inoltre c’è l’immagine dell’agnello bianco, simbolo del Cristo. Questo agnello è puro e ha il potere di togliere i peccati del mondo. È infatti il simbolo del sacrificio di Cristo Gesù, che ha donato se stesso per redimere le anime degli uomini di ogni epoca. Questo è il grande potere del bianco redentore.
In conclusione, abbiamo visto come siano tanti i significati collegati alla festa di San Valentino, che ha radici nelle festività pagane, come quasi tutte le feste cristiane. Ciò perché ci sono dei valori che appartengono all’umanità, a prescindere dalla religione di riferimento. In questo caso viene esaltato l’amore di coppia, che sta alla base di ogni famiglia del mondo. Festeggiamo dunque il 14 febbraio per celebrare l’amore, quello immortale, che trasforma le nostre vite per sempre e che ci fa fare ogni tipo di follia.
“Amate molte cose, perché qui sta la vera forza, e chi ama molto fa molto, e può fare molto, e ciò che è fatto in amore è fatto bene.”
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