I colori della psicogenealogia
Curare le nostre radici
Come il rosso e il marrone della terra possono aiutarci a guarire
I Colori della Psicogenealogia: Alla Scoperta delle Nostre Radici e del Muladhara Chakra
Ognuno di noi è legato alle proprie radici, connessioni profonde che ci uniscono alle nostre famiglie e alla nostra discendenza. Questo legame è scolpito nel nostro DNA, un tessuto genetico che intreccia le storie di coloro che ci hanno preceduto. Non dobbiamo temere questa connessione, ma invece abbracciarla con orgoglio, poiché le nostre radici possono fungere da veicolo di guarigione e consapevolezza.
I colori della psicogenealogia, il rosso e il marrone, sono una rappresentazione visiva di questa profonda interconnessione. Il marrone richiama le radici stesse, la parte invisibile degli alberi che attinge nutrimento dalla terra. Il rosso, invece, è il colore del Muladhara chakra, il primo centro energetico del nostro corpo, noto anche come il “supporto radicale”. Questo chakra è simboleggiato da un loto con quattro petali, che si tinge di un ardente rosso.
Il Muladhara è il fondamento del nostro essere energetico, una fonte di stabilità che dovremmo coltivare con cura. Qui, l’energia della Kundalini, rappresentata come un serpente, inizia il suo risveglio. Questo chakra è anche considerato la sede del “bindu rosso”, la goccia sottile, che si innalza per unire le energie femminili e maschili, Shakti e Shiva. Si crede che sia il centro dei “siddhi”, i poteri occulti, legati al controllo degli elementi della terra, secondo la tradizione orientale.
Le nostre radici non sono solo legate al nostro benessere individuale ma rappresentano anche il fondamento dell’umanità stessa. Possiamo paragonare la nostra connessione alle radici degli alberi, entrambe essenziali per la crescita e la sopravvivenza. Spesso, desideriamo cambiare il nostro ambiente senza considerare le radici, la nostra storia familiare e la nostra appartenenza. La “Legge di Appartenenza” ci insegna che non possiamo negare questi legami con la nostra famiglia e la nostra epoca.
Esplorare le nostre radici è un viaggio verso la comprensione del nostro scopo di vita. Ci permette di scoprire da dove veniamo, chi siamo e dove stiamo andando. Non è un’opportunità per negare le radici, ma per comprendere meglio il nostro percorso. A volte, desideriamo il cambiamento senza una chiara direzione. In questi momenti, dobbiamo tornare alle nostre radici, essere presenti a noi stessi, e coltivare il “ricordo di sé” come insegnato dai maestri dell’iniziazione.
In conclusione, il cambiamento non implica stravolgere le nostre radici. Al contrario, dovremmo amarle e curarle con affetto. Le generazioni precedenti non vanno abbandonate, ma trattate con cura come nuove radici da cui cresceranno nuovi alberi. Le nostre radici ci ancorano in modo sicuro durante le tempeste della vita, fornendoci stabilità e nutrimento. Curando le nostre radici, possiamo sempre attingere nuova linfa dal terreno della vita in qualsiasi situazione.
“I colori della psicogenealogia” ci guidano nella comprensione delle nostre radici e del Muladhara chakra, illuminando il cammino verso una connessione più profonda con noi stessi e con la nostra storia.
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