🌈 ARCOBALENO 🌈
Oggi vi parlo di una parte della ricerca per il libro de “”I colori dell’anima”” che sto svolgendo riguardo questo splendido e meraviglioso fenomeno, avevo già iniziato questo argomento ma Vorrei approfondire.
Nelle credenze l’arcobaleno è un’entità sacra, inteso come una scala degli dei.
Ecco i Significati simbolici dell’ Arcobaleno
Vita Speranza Divinità Promessa
Creazione Iniziazione Potenziale
Armonia Espansione Ascensione
Spiritualità Collegamento Trasformazione
In molte culture il significato dell’arcobaleno occupa un posto molto importante nelle leggende, infatti si narra che da arcobaleni sarebbero apparse le molte forme di vita nel periodo della creazione, acquisendo anche significati legati alla divinità, alla buona fortuna, a concetti come la dualità e la creazione, agli spazi tra i mondi.
L’arcobaleno è una combinazione di colori in armonia perfetta che produce un simbolo naturale di straordinaria bellezza, una promessa di pace e illuminazione.
Uno dei riferimenti più intensi riguardo al simbolo dell’arcobaleno si trova nel tantra indù e buddista dove, a quanto pare, coloro che hanno superato i loro legami terreni sono in grado di raggiungere il più alto stato di meditazione e di sperimentare il “”corpo arcobaleno””, che viene descritto come un “”corpo di luce””, che si palesa quando l’ultima ascensione è stata raggiunta.
Nella mitologia greca vedere l’arcobaleno significa vedere un tramite tra il cielo e la terra e questo concetto appare in pratica in tutte le visioni mitiche degli altri popoli che in gran numero gli hanno dato nome di arco. La parola richiama naturalmente il ponte, l’arcata sospesa nel vuoto che unisce due punti e l’arco, che ha la stessa forma curva e serve a lanciare la freccia che unisce anch’essa due punti: la corda e il bersaglio.
Posto che il sole lancia i suoi raggi come saette che generano l’arcobaleno, l’arco è quello d’Apollo, divinità solare.
L’etimologia del termine che noi usiamo per indicarlo è assai misteriosa. L’idea più comune è che il baleno sia da intendere come lampo, non come scarica elettrica che lampeggia vicina e viva, appare e scompare rapidamente, ma alla tenue luce del baleno lontano che appare incerto illuminando da dietro una massa nuvolosa, senza l’evidenza, la forza, la forma che possano far pensare a una saetta.
La parola ha un origine relativamente presente (XIV secolo) e non ha equivalente in altre lingue o dialetti, che usano altri tipi di metafore o perifrasi. Poca probabilità ha anche il collegamento che alcuni fanno con il termine balena, e nemmeno altre ipotesi convincono, si e’ anche ipotizzato che si tratti di un riferimento all’ Arco di Beleno, il dio celtico venerato anche in Gallia in Bretannia come divinità solare il cui culto in Italia è documentato da iscrizioni nella zona di Aquileia: un dio solare, quindi armato di frecce, come Apollo, dio dall’arco d’argento.
I latini lo chiamavano arcus pluvius, oppure caelestis, imbrifer, Veneris; anche semplicemente arcus.
Proprio per il suo proporsi come apparizione proveniente dal Paradiso o da un’altra dimensione, è apparso quasi una sfida ai saggi per carpirne il segreto e svelarne il mistero. Molte delle più alte menti, da Aristotele, a Cartesio, a Newton, a Spinoza hanno indagato il mistero dell’arcobaleno nel tentativo di svelarlo. I grandi scienziati hanno però l’umiltà di non credere che individuare la formula matematica, geometrica, la struttura fisica di un fenomeno equivale ad averne rivelato il cosiddetto mistero, a scoprirne la natura, a determinarne l’essenza.
Io vorrei solo ricordarvi che nella tradizione popolare si dice “”Dopo la pioggia torna il sereno”” e la mia Bambina interiore dopo ogni temporale alza gli occhi al cielo per cercarlo… E quando lo trova e’ molto felice!!!!
Che l’arcobaleno vi accompagni!!! 🌈
Samya
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